giovedì 6 settembre 2012

Dalla "visione" al miracolo.



Imposta sul reddito delle persone fisiche dall'anno 2007 ad oggi, escluse varie deduzioni e detrazioni (fonte: sito agenzia delle entrate)



Nel 1974, in applicazioone dell'art. 53 della costituzione, fu istituita l'irpef. Evidentemente i criteri della capacità contributiva e della progressività delle aliquote erano ben presenti. Cercando su google "storico aliquote irpef" si trova un documento di 59 pagine della scuola di formazione del MEF con tutta la storia dell'irpef dalla sua istituzione, da cui ho tratto il seguente prospetto:  


I numeri dicono chiaramente che ci si è allontanati dai criteri della capacità contributiva e progressività delle aliquote indicati dalla Costituzione, scaricando sui redditi bassi il peso più rilevante dell'imposizione. Ciò è aggravato dall'aumento delle imposte indirette, delle tariffe, delle imposte sugli immobili, ecc. che non tengono conto della capacità contributiva. I tagli della "spending review" che in massima parte riguardano il sociale, completano l'opera. Se tutto questo fosse servito a migliorare la situazione finanziaria italiana, ce ne faremmo una ragione. Ma il debito pubblico ultimamente ha raggiunto nuovi record. Tutti gli indicatori economici sono negativi, l'unico dato positivo è l'aumento del fatturato dell'industria del lusso e del gioco d'azzardo.  Sulla crisi c'è chi si arricchisce ancora di più.

La ripresa potrebbe essere a portata di mano se si aumentassero un po' (solo quanto basta) le imposte alle persone (non alle imprese) con redditi e patrimoni alti. In fondo per loro non cambierebbe molto e sicuramente hanno dato un buon contributo alle attuali dimensioni del nostro debito pubblico. Chissà perchè il prof. Monti non ci sente da questo orecchio.