venerdì 30 novembre 2012

Il passero e il tacchino - Primarie PD


 Riduzione parlamentari - Lotta all'evasione fiscale - Riduzione indennità consiglieri




Ricchezze e alti redditi non tassati adeguatamente


Impedire a qualcuno di votare per le primarie di coalizione del Partito Democratico quando si è deciso di fare delle votazioni aperte a tutti, non mi pare corretto. Si poteva decidere, legittimamente e coerentemente, di mettere dei limiti oggettivi alla partecipazione al voto come, per esempio, l'iscrizione ad uno dei partiti della coalizione; sicuramente si sarebbero evitati rischi di inquinamento, ma evidentemente il risultato, in termini numerici e di visibilità, sarebbe stato completamente diverso. Aprendo il sito del PD, al punto 2 del regolamento si legge: "La partecipazione alle primarie è aperta a tutte le elettrici e agli elettori, in possesso dei requisiti previsti dalla Legge, ecc. ..." E quindi versando 2 euro e sottoscrivendo l'impegno e l'appello previsti dal regolamento chiunque avrebbe dovuto poter votare. Mantenere gli impegni è una scelta di chi li sottoscrive che nessuno può verificare a priori. Del resto ogni voto in più  non fa che aumentare il buon esito delle primarie del PD a prescindere da chi provenga o a chi è dato.
Su Matteo Renzi ho cambiato idea. Dopo avere letto il suo programma e sentito dibattiti e confronti, penso che Bersani sia molto più realista e competente. Soprattutto non condivido di Renzi la politica fiscale che non ha nulla di sinistra e molta demagogia.

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